Sigillaterrazzi Madras
La linea Asciugamuri Madras è un ciclo di deumidificazione con barriera chimica
Ideale per ogni tipo di restauro e si applica alle più comuni tipologie di muratura.

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REALIZZAZIONE DELL'INTONACO DEUMIDIFICANTE
Stonacare la superficie muraria ammalorata fino ad un’altezza minima di 1m oltre la fascia di evidente umidità (vedi figura 1). Rimuovere mediante energica spazzolatura, le parti in distacco e incoerenti (vedi figura 2). Lavare abbondantemente con acqua pulita (vedi figura 3) e, in presenza di sali, lavare con detercott o rascott denso, quindi sciacquare (a questo punto, se necessita, effettuare la barriera chimica con “ASCIUGAMURI MADRAS”).
REALIZZAZIONE DELL'INTONACO DEUMIDIFICANTE
Applicare sempre controspinta ad almeno 30 cm di altezza dal pavimento (vedi figura 4) (l’ideale sarebbe fino al fronte dell’umidità), dietro le scatole degli interruttori e nelle tracce. A questo punto preparare la betoniera con l’inerte, il legante (o il predosato compatibile), porotec antisale e, un po’ d’acqua, rispettando le proporzioni ottimali per effettuare la schizzatura o il rinzaffo. Bagnare a rifiuto e trattare a sprizzo o rinzaffo coprente in modo uniforme tutta la superficie stonacata con la malta realizzata (anche sopra il controspinta ) per uno spessore di 2-5 mm (vedi figura 5). Preparare la malta per le guide e l’intonaco con l’additivo “porotec asciugamuri” (vedi figura 6) e applicare la malta in uno o più passaggi per almeno 2 cm di spessore. La stesura dell’impasto può essere eseguita sia a mano che a macchina purché dotata di premiscelatore. Per una migliore deumidificazione della muratura e, per eliminare gli effetti negativi dei ponti termici, è consigliabile aumentare lo spessore da 2 a 3 cm e dove è possibile, effettuare l’intonaco macroporoso sia all’interno che all’esterno dell’abitazione. Il tempo di lavorabilità della malta circa un’ora. Eventuali riprese di intonaco devono essere eseguite esclusivamente con malta additivata con porotec asciugamuri.
REALIZZAZIONE DELL'INTONACO DEUMIDIFICANTE
Terminato l’intonaco, finire “la superficie” con grassello di calce pronto (vedi figura 7) o con una malta di finitura addizionata con porotec asciugamuri come da dosaggio. per una finitura “a civile”, ad intonaco passito, frattazzare e spugnare come un intonaco tradizionale (vedi figura 8). Nei periodi estivi molto caldi, è consigliabile bagnare l’intonaco per i primi 3-4 giorni, onde evitare ritiri troppo rapidi (vedi figura 9).
REALIZZAZIONE DELL'INTONACO DEUMIDIFICANTE
A finitura asciutta (minimo 28 giorni) tinteggiare con fissativi e pitture certificate traspiranti (a calce, ai silicati, oligosilossaniche,...) con un Sd inferiore a 0,40.
I DOSAGGI

*Quantità di volume consigliata: una parte di legante, 3 parti inerte.

** La quantità di acqua varia a seconda dell'umidità degli inerti
  POROTEC CEMENTO

CALCE
+ CEMENTO

PREDOSATO
O FINE
PARTI IN VOLUME
DI INERTE*
LITRI DI
ACQUA**
PARTI CEMENTIZIE Kg 1 Kg 35/40 - - 3 8 - 12
MALTE MISTE Kg 1 - Kg 35/40 - 3 8 - 12

MALTE PREDOSATE COMPATIBILI

O PER FINITURA

Kg 1

Kg 0,250

-

-

-

-

Kg 120/150

Kg 25/30

-

-

Q.B.


Q.B.

RESA indicativa per Kg di POROTEC ASCIUGAMURI: 4 mq d'intonaco con 2 cm di spessore.

Resa indicativa per 250 g di POROTEC ANTISALE mq 4 - 6 per 2 - 5 mm di spessore.
I VANTAGGI
Il ciclo deumidificante è assicurato e garantito “long life” minimo 10 anni; porotec non ha scadenza (se non viene a contatto con acqua) e, per favorire il dosaggio, è in confezioni monodose. Porotec è di natura minerale e contribuisce ad ottenere malte cementizie di facile applicazione, non modificando il metodo di preparazione di un intonaco tradizionale a “regola d’arte”, mantenendo così inalterati i costi di mano d’opera. L’intonaco può essere eseguito con: malta predosata (compatibile), cementizia, a calce, oppure una malta bastarda con i normali inerti da cantiere (con granulometrie adeguate all’esistente), anche per ripristini parziali.
IL RISULTATO
IL RISULTATO I macropori provocano una rapida asciugatura della muratura e, di conseguenza, realizzano una serie di fattori positivi, sia strutturali (non più disgregazione superficiale, bolle e sali) che chimico-fisici (non eccessiva escursione termica e problemi di gelività) che biologici (via macchie, muffe, batteri e cattivi odori).
PARTICOLARE DI MURO CON INTONACO MACROPOROSO
RIFERIMENTI COMPARATIVI
Campione A: malta da intonaco (cemento, sabbia)
Campione B: malta da intonaco (cemento, sabbia, POROTEC)
Determinazioni SIMBOLO UNITÀ DI MISURA RISULTATI
CAMPIONE A
RISULTATI
CAMPIONE B
Massa Volumica D Kg/m3 2.200 1.520
POROSITÀ TOTALE - %V 6,90 42,9
SUPERFICIE SPECIFICA B.E.T. m 2 /g 1,6 7,5
PERMEABILITÀ δ Kg/(s mPa) 4,68 x 10-12 1,58 X 10-11
FATTORE DI RESISTENZA ALLA DIFFUSIONE µ - 41,9 12,3
SPESSORE DI ARIA EQUIVALENTE Sd (3cm) m 1,30 0,39
CONDUTTIVITÀ TERMICA λ W/m °K 1,40 0,29
AVVERTENZE

Non impiegare su muri controterra, strutture senza fondazione o con un alto tasso di umidità, se non trattati precedentemente con un rivestimento impermeabile (tipo cemento osmotico) come il controspinta, applicato fino ad almeno 30 cm sopra il livello del terrapieno. non impiegare con premiscelati o finiture che contengano gesso, cellulosa o additivi con lattice, perché la porosità viene notevolmente ridotta e i tempi di presa delle malta sono più veloci della reazione del porotec. Non impiegare con malte da utilizzare con macchine intonacatrici in continuo. non applicare con temperature inferiori a +5°C e superiore a +35°C, su superfici arroventate dal sole o in giornate molto ventose. Non riutilizzare malte parzialmente essiccate, ma preparare di volta in volta la quantità ottimale. per la colorazione finale chiedere esclusivamente e categoricamente pitture di sicura e certificata traspirabilità (fissativi e pitture ai silicati, fissativi e pitture oligosilossaniche o a calce, ecc.) con un Sd inferiore a 0,40. nel caso di murature con marciapiedi su massetti in cemento o di battiscopa incollato, trattare la muratura sia interna che esterna con controspinta ad un’altezza minima di 30 cm, ciò favorirà l’asciugatura del muro per la pitturazione. nel caso di murature miste (laterizi, pietre, tufi, ecc.) o di muri con spessori superiori a 60 cm, dove possono presentarsi problematiche localizzate ad alcune tipologie di materiale, applicare controspinta , aumentando inoltre lo spessore dell’intonaco.
Se il problema di umidità deriva da cedimenti strutturali, pressioni di falda, rotture di tubazioni e simili, prima di effettuare un intonaco macroporoso occorre ricercare e risolvere le cause all’origine.

IL RISULTATO IL RISULTATO
N.B. Dopo aver realizzato la deumidificazione con porotec, è consigliabile finire le restanti parti con l’additivo murovivo (oltre il 30% di porosità) ideale anche per intonaci nuovi come prevenzione anticondensa e per eliminare ponti termici, spessore minimo 3 cm. per finiture d’intonaci deumidificanti di sicura e garantita traspirabilità, utilizzare grassello di calce antico puro (per la finitura liscia e per pitturazione a calce), grassello di calce da restauro pronto (che contiene inerti calcarei bianchi).

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